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El hijo del padre
El escritor Víctor del Árbol dialogará con Danilo Manera y el público sobre su última novela "El hijo del padre"
Cuándo y dónde
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Instituto Cervantes 2/A Via Achille Mauri 20123 Milano Italy
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Acerca de este evento
“Ahora empezaría el ritual de siempre, el asco hacia sí mismo, la culpabilidad y el firme propósito de enmendar su vida y dedicarse a ser un buen esposo para Rebeca, un buen profesor para sus alumnos, un buen padre para Ana. Necesitaba orden, estabilidad, objetivos claros. Hacer algo de ejercicio, fumar menos, dejar de beber y ponerse de una vez por todas con ese ensayo que llevaba meses aplazando. Sabía que no cumpliría ninguno de esos propósitos. Lo suyo era la demolición. Su abuelo tenía razón, la felicidad nunca es como uno se la imagina.” (fragmento de El hijo del padre, de Víctor del Árbol).
Víctor del Árbol (Barcelona, 1968) es autor de las novelas El peso de los muertos (Premio Tiflos de Novela 2006), El abismo de los sueños (finalista del XIII Premio Fernando Lara 2008), La tristeza del samurái (Prix du Polar Européen 2012), Respirar por la herida (finalista en el Festival de Beaune 2014 a la mejor novela extranjera), Un millón de gotas (ganadora en 2015 del Grand Prix de Littérature Policière y uno de los libros más destacados del 2021 en Estados Unidos según Publishers Weekly), La víspera de casi todo (Premio Nadal de Novela 2016), Por encima de la lluvia (2017), Antes de los años terribles (2019) y El hijo del padre (2021).
Sinossi
Diego Martín era un uomo al culmine dell’ascesa sociale, un professore universitario colto e un po’ anonimo. Fino al momento in cui non è diventato un assassino. Figlio di immigrati della Spagna rurale giunti a Barcellona negli anni Cinquanta, Diego aveva prestigio, denaro, un matrimonio idilliaco. Ma, a porte chiuse, chi era Diego Martín? E perché ha ucciso brutalmente un giovane infermiere? Nemmeno lui lo sa. È un uomo pieno di segreti, che non è stato in grado di liberarsi del suo albero genealogico, dello squallore e delle ferite impresse nella memoria familiare. Una maledizione di cui gli parlò suo nonno quando era bambino ha colpito tutti gli uomini della sua famiglia e così anche Diego, il quale pian piano si accorge che è diventato ciò che odia di più: il figlio di suo padre. La sua vita inizia a precipitare proprio quando viene a sapere che il padre, che non vede da vent’anni, è morto. Da lì un viaggio nell’Estremadura, un’eredità legata al passato colonialista spagnolo, la resa dei conti con una sorella, Liria, da sempre rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Con Il figlio del padre arriva in Italia un thriller in cui memoria privata e collettiva si intrecciano ripercorrendo tutto il Novecento spagnolo. Il nuovo romanzo e il più ambizioso di Víctor del Árbol, maestro dell’hardboiled psicologico, autore pluripremiato che negli ultimi anni ha riscosso vastissimo interesse di pubblico e critica a livello internazionale.
Víctor del Árbol (Barcellona, 1968), ha lavorato per vent’anni nella Polizia della Generalitat de Catalunya. Ha esordito nel 2006 con El peso de los muertos, con cui ha vinto il Premio Tiflos de Novela. Tradotto internazionalmente, ha incontrato uno straordinario successo in Francia, dove i suoi romanzi sono pubblicati da Actes Sud e dove ha vinto il Prix du Polar Européen per La tristeza del samurái (2012), il Gran Prix de Littérature Policière (2015) e il Premio SNCF du Polar (2018) per Un millón de gotas, e nel 2018 è stato insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres. Nel 2016 ha vinto in Spagna il prestigioso Premio Nadal de Novela con La víspera de casi todo. Il figlio del padre è il suo ultimo libro e ha recentemente vinto la prima edizione del premio Blacklladolid a Valladolid in Spagna.